Solo una volta e d'inverno
venne a cantare l'Eterno
in gloria di luce di pace
quando posavo alla brace
e disse d'andare alla culla
dove la madre fanciulla
volge pensosa le bende,
e un figlio al fieno distende,
lui che soffiando parola
mondi sospese; ma sola,
per lei, una volta soltanto
piovve l'angelico canto.
Forse accomuna una legge
me che ristavo col gregge
e la madre che piana il giaciglio
all'Eterno fattosi figlio.
Ti parla una volta, una sola
e l'angelo ai cieli s'invola
serrato nell'unico fiato
tutto l’intero tracciato.
E in mano quel solo monile
lasciando i pastori all’ovile
che al chiuso la gregge s’adagi
nel viaggio si mutano in magi.
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